Nel Settore Manifatturiero un’ora di fermo impianto può costare fino a 30.000 (in alcuni casi anche di più).

Questo per quanto riguarda la mancata produzione: è bene però ricordare che un DOWNTIME non pianificato può costare fino a 10 volte rispetto ad una fermata programmata (per manutenzione, controllo, test, etc…).

Il motivo è molto semplice, vanno presi in considerazione anche parametri che “derivano” da fermo impianto stesso.

Riassumiamo brevemente tutti i costi

  • Costi relativi all’apparecchiatura (calcolati annualmente con prezzo unitario costante)
  • Costo del lavoro: tiene conto del costo totale della manodopera diretta e indiretta con benefici, e include una quota di tutte le posizioni generali nei responsabili di impianto e di supporto.
  • Costo del prodotto: il costo per unità di produzione in ciascuna fase del processo unitamente alle unità orarie presso il centro macchine / profitto può indicare il valore del prodotto perso durante un incidente.
  • Costo di avvio (per macchina, linea, cella e centro di profitto) – Include costi energetici, set up (materiali e manodopera), percentuale di produzione ridotta (unità perse), rottami prodotti (inclusi costi di riciclaggio e / o rottami valore), qualità (costi di ispezione e rilavorazione), nonché altri costi di avviamento.
  • Costo collo di bottiglia: l’impatto sulle apparecchiature a valle in ogni fase del processo.
  • Aspettative di vendita : non rispettate Costi di downtime (per evento)
  • Costo per ora: Calcola e registra dall’ora dalla prima occorrenza del guasto dell’apparecchiatura al momento in cui l’apparecchiatura è tornata in piena produzione.
  • Produzione ridotta
  • Scarti
  • Costi di assistenza: i costi delle correzioni temporanee da apportare fino a quando non viene ristabilita la correzione permanente.
  • OEM, consulenza e assistenza: quota annuale o il costo stimato all’anno per il supporto durante i tempi di fermo.
  • Tooling: calcola il costo di sostituzione o rilavorazione per gli utensili (per occorrenza).
  • Sostituzioni e riparazioni: costi di spedizione, riparazione, test, etc….

 

La piramide della disponibilità: quanto è critico il vostro impianto?La piramide della disponibilità: quanto è critico il vostro impianto?

 

Il 99% di UPTIME si può leggere anche come 3,5 gg di fermo macchina annuale: volete fare i conti di cosa vorrebbe dire per il vostro impianto?

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La proposta di ServiTecno per aumentare la DISPONIBILITA’ è…

Accrescere la disponibilità dei sistemi fino al raggiungimento dell’Alta Disponibilità (99,99%) o della Fault Tolerance (99,999%) è una questione di metodo: ridondare le risorse partendo dal campo è fondamentale ed oggi (grazie al dilagare della virtualizzazione) sul “centro” è possibile ottenere risultati eccezionali con soluzioni tecnicamente semplici ed economicamente abbordabili.

Applicare soluzioni di ridondanza con macchine virtuali risulta più semplice e sicuramente più economico che basare la propria DISPONIBILITA’ sulla potenza dei server: in questo caso (come per altro per alcune soluzioni basate su piattaforme software) non è tanto lo switch tra una macchina (fisica o non) a ritardare la rimessa in funzione dell’impianto, ma piuttosto il riavvio dell’applicativo.

Con la soluzione EverRun di STRATUS TECHNOLOGIES distribuita in Italia da ServiTecno, queste latenze vengono addirittura eliminate completamente, poiché in realtà non v’è distinzione alcuna tra la macchina virtuale primaria e quella secondaria: l’applicazione gira infatti su due ambienti distinti ma allineati al millisecondo grazie a doppia scheda di rete dedicata.

I due “server” possono anche risiedere fisicamente in due luoghi anche distanti (purchè vi sia adeguata infrastruttura di collegamento) sfruttando l’opzione dello SPIT SITE.

 

 

Ma EverRun non si ferma a questo: pur girando su due macchine virtuali, l’utente operatore vedrà l’applicazione come se fosse una soltanto. Avrà inoltre la possibilità di verificare tramite la consolle di STRATUS lo stato di salute delle componenti fisiche dei server e i loro collegamenti con il campo: al cedere di una di queste (ad esempio il disco fisso) il sistema continua a lavorare usando risorse incrociate e contemporaneamente segnala la problematica affinchè venga risolta al più presto..

Aggiunge valore alla soluzione il fatto che EverRun non si limita a “mettere sotto” Fault Tolerance un singolo applicativo, ma posso riunire tutte le macchine virtuali che intendo proteggere dentro lo stesso, proprio come se fosse un grosso contenitore di macchine virtuali: per bilanciare il tutto è possibile creare la distinzione tra macchine in Alta Disponibilità e macchine in Fault Tolerance, a seconda della criticità dell’applicazione stessa.