Con l’approvazione della scorsa legge di bilancio il Piano Transizione 4.0 è stato rinnovato e rafforzato. Quest’anno ci sono quindi una serie di interessantissime opportunità per chi intende investire nelle tecnologie abilitanti per l’industria digitalizzata offerte da ServiTecno.
Le nuove agevolazioni riguardano l’acquisto di beni strumentali (sia software sia hardware), le attività di formazione sulle tematiche dell’industria 4.0 e infine le attività di ricerca, sviluppo e soprattutto di innovazione.
Acquisto di beni strumentali
Per quanto riguarda l’acquisto di software e hardware, occorre distinguere tra i beni “normali” e i beni “4.0”.
Beni strumentali “normali”
Per tutti i beni strumentali materiali e immateriali, compresi quindi PC industriali, strumentazione di qualsiasi genere, licenze software ecc., con l’acquisto si matura un credito d’imposta pari al 10% del valore dell’acquisto. Il credito può essere utilizzato in 3 quote di pari importo per altrettanti anni e si usa in compensazione già dal primo F24 successivo al momento della consegna e della messa in funzione del bene. Si può usare in compensazione di qualsiasi versamento allo stato (ritenute di acconto, IVA ecc.). Se avete un fatturato inferiore a 5 milioni di euro si scarica tutto il primo anno.
Esempio: acquisto un PC industriale da 6.000 euro, maturo un credito d’imposta di 600 euro. Se ho meno di 5 milioni di ricavi li uso tutti in compensazione sul primo F24; se invece ho più di 5 milioni di ricavi all’anno allora posso sfruttare 200 euro all’anno per tre anni.
Maggiorazione smart working
Qualora il bene strumentale fosse finalizzato a migliorare lo smart working, l’incentivo di cui sopra passa al 15%. Possono rientrare in questa categoria, per esempio, gli investimenti in hardware e software per il telecontrollo.
Codice tributo e causale fattura
Il codice da usare nell’F24 è “6935”.
Nella fattura che chiederete a ServiTecno vi farete inserire la seguente dicitura: “Bene strumentale agevolato ai sensi dell’art. 1, commi 1054 e 1055, legge n. 178/2020”
Beni strumentali “4.0”
I beni strumentali “4.0” sono quelli indicati nell’allegato A (beni materiali) e B (beni immateriali, o software) della legge 232 dell’11 dicembre 2016.
Per quanto riguarda l’hardware elencato nell’allegato A il credito d’imposta è pari al 50% per acquisti fino a 2,5 milioni; 30% per la quota compresa tra 2,5 e 10 milioni; 10% per la quota di investimenti compresa tra 10 e 20 milioni.
Fanno parte dei beni “4.0”, a titolo di esempio:
- dispositivi wearable, apparecchiature di comunicazione tra operatore/operatori e sistema produttivo, dispositivi di realtà aumentata e virtual reality
- interfacce uomo-macchina (HMI) intelligenti che coadiuvano l’operatore a fini di sicurezza ed efficienza delle operazioni di lavorazione, manutenzione, logistica.
Per quanto riguarda i software indicati nell’allegato B il credito d’imposta è pari al 20% per acquisti fino a 1 milione di euro.
Fanno parte dei software 4.0, a titolo di esempio:
- Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della produzione con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio, come la logistica di fabbrica e la manutenzione (quali ad esempio sistemi di comunicazione intra-fabbrica, bus di campo/fieldbus, sistemi SCADA, sistemi MES, sistemi CMMS, soluzioni innovative con caratteristiche riconducibili ai paradigmi dell’IoT e/o del cloud computing).
- Software, sistemi, piattaforme e applicazioni in grado di comunicare e condividere dati e informazioni sia tra loro che con l’ambiente e gli attori circostanti (Industrial Internet of Things) grazie ad una rete di sensori intelligenti interconnessi
- Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscano meccanismi di efficienza energetica e di decentralizzazione in cui la produzione e/o lo stoccaggio di energia possono essere anche demandate (almeno parzialmente) alla fabbrica
- Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la protezione di reti, dati , programmi, macchine e impianti da attacchi, danni e accessi non autorizzati (cybersecurity).
Sì, avete letto bene: ci sono praticamente tutte le soluzioni che potete acquistare da ServiTecno!
Interconnessione e perizia
Per i beni 4.0 non è sufficiente procedere all’acquisto di un bene presente negli allegati A e B, ma occorre rispettare alcune condizioni e requisiti (i nostri tecnici sono a vostra disposizione per aiutarvi). Per gli acquisti fino a 300.000 euro è inoltre necessaria una dichiarazione del legale rappresentante che attesti che il bene è effettivamente integrato e interconnesso; oltre i 300.000 euro occorre una perizia asseverata.
Come si usa, codice tributo e causale fattura
Il credito va utilizzato in 3 quote di pari importo per altrettanti anni e si usa in compensazione già dal primo F24 con il quale dovete fare qualsiasi versamento allo stato (ritenute di acconto, IVA ecc.). Attenzione: a differenza del credito d’imposta per i beni “normali”, per i beni “4.0” il beneficio non scatta nel momento della consegna e della messa in funzione del bene, ma dal momento della sua “interconnessione” ai sistemi informativi aziendali.
- Per l’hardware 4.0 il codice tributo da usare è il 6936 e la causale da indicare in fattura di acquisto è “Bene strumentale agevolato ai sensi dell’art. 1, commi 1056 e 1057, legge n. 178/2020”.
- Per il software 4.0 il codice tributo è il 6937 e la causale da indicare in fattura di acquisto è “Bene strumentale agevolato ai sensi dell’art. 1, comma 1058, legge n. 178/2020”
Formazione 4.0
La legge ha confermato anche il credito d’imposta per la formazione 4.0 per stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale sulle materie aventi ad oggetto le tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.
E’ importante sottolineare che è possibile fare formazione su queste tematiche indipendentemente dall’acquisto del bene 4.0. Quindi anche se si è acquistato il bene negli scorsi anni o se si intende farlo nei prossimi anni. Quale migliore occasione per formarsi, per esempio, sulle interfacce HMI avanzate e gli SCADA di ultima generazione proposti da ServiTecno?
Il credito d’imposta è pari a
- 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di €. 300.000 per le piccole imprese
- 40% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di €. 250.000 per le medie imprese
- 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di €. 250.000 le grandi imprese.
Sono ammesse le attività di formazione svolte per acquisire o consolidare le conoscenze delle tecnologie abilitanti per Industria 4.0 tra cui: big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cyber security, sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione e realta’ aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali.
Gli ambiti ammessi sono: attività di vendita e marketing; ambito dell’informatica, compreso il software per lo sviluppo e la gestione di beni strumentali 4.0; tecniche e tecnologie di produzione.
Con la nuova legge sono stati ampliati i costi ammissibili che ora includono:
- le spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
- i costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali le spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, l’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione. Sono escluse le spese di alloggio, ad eccezione delle spese di alloggio minime necessarie per i partecipanti che sono lavoratori con disabilità;
- i costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
- le spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.
Credito d’imposta per le attività di innovazione
La nuova legge di bilancio aumenta aliquote e massimali del credito d’imposta per investimenti in innovazione tecnologica.
- Il credito d’imposta per investimenti in innovazione tecnologica e in design e ideazione estetica passa dal 6% al 10% con un aumento dell’ammontare massimo del beneficio da 1,5 a 2 milioni di euro;
- Il credito d’imposta per investimenti in innovazione tecnologica finalizzati alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0 passa dal 10% al 15% e il tetto da 1,5 a 2 milioni di euro.
Questo incentivo può essere usato in combinazione con quelli visti finora.
Un esempio utile: se acquistate un nuovo sistema di supervisione che vi permette di implementare un processo di produzione sostanzialmente migliorato, potete avvalervi, oltre che dell’incentivo per l’acquisto dello SCADA, anche di questo incentivo per la parte di progettazione.