Non sono solo le attività svolte dagli operatori o il malfunzionamento di un macchinario a poter provocare rischi per la salute fisica: anche i Sistemi Software e Hardware hanno un grado di incidenza, e viene misurato con parametri tecnici.

Lo standard internazionale IEC/EN 61508 è ampiamente accettato come base per la realizzazione delle specifiche, la progettazione e in generale l’operatività di un Sistema Strumentale Sicuro – Safety Instrumented System (SIS).

Come standard di base IEC/EN 61508 utilizza una formulazione basata sulla valutazione del rischio (risk assessment): una volta realizzata tale valutazione del rischio e attraverso una procedura per la sua riduzione/mitigazione si determina il necessario SIL Safety Integrity Level (SIL) per quei componenti e sistemi con funzioni che impattano con la sicurezza fisica delle persone e dell’ambiente.

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Come chiaramente indicato la valutazione viene effettuata sulla funzionalità di un sistema e quindi non è unicamente orientata alla sola probabilità di rottura di un dispositivo (es. un dispositivo elettronico può essere perfettamente attivo ma rispondere “funzionalmente” in modo errato ad una sollecitazione esterna).

La valutazione SIL dei componenti e dei sistemi si intende quindi orientata a ridurre i rischio associato ad un sistema o ad un dispositivo sino ad un livello di “rischio tollerabile”.

Il Downtime del Sistema di supervisione o il suo errato funzionamento sono dunque fattori che più o meno direttamente possono provocare incidenti: cosa si può fare dunque per ottenere un’applicazione che sia almeno SIL1 (o meglio ancora SIL2)?

Innanzi tutto la scelta per i sistemi di controllo e supervisione di soluzioni SW che siano consolidate e standard di mercato: solo introducendo nel processo piattaforme software stabili e solide (always on) si può parlare di “applicazione sicura”, ma non basta.

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Le tecniche (o meglio le tecnologie) per raggiungere i massimi livelli di SAFETY vanno inoltre ricercate nel “contenitore” dentro cui girano queste applicazioni: la RIDONDANZA, non va intesa solo sui sistemi fisici (doppia presa di corrente, UPS, etc…), ma va considerata fondamentale per la parte software.

I sistemi SCADA in se hanno tutti soluzioni più o meno stabili per avere applicazioni che girano in parallelo, proponendo sistemi di back up a caldo o a freddo, con differenti capacità di reazione al downtime.

La Virtualizzazione dei sistemi di supervisione ha inoltre creato altre modalità sempre più prestanti per aumentarne la DISPONIBILITA’: ServiTecno propone da quasi 10 anni la soluzione STRATUS EVERUN ENTERPRISE, in grado di creare soluzioni dette “cinque-nove”, ovvero che siano UP il 99,999% del tempo.

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Questi discorsi nel 2016 sono validi per qualsiasi applicazione, ma va da se che nelle infrastrutture critiche (trasporti, energia,utilities), i sistemi di controllo e di supervisione sono determinanti nei processi funzionali complessi e possono quindi rappresentare elementi di rischio. In questo senso una valutazione dell’impatto che questi sistemi possono avere sulla sicurezza può e deve essere effettuata.

 

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