In ambiente industriale e non solo (si tratta di tematiche inizialmente nate nel settore finanziario) l’aumento della disponibilità dei sistemi fino alla Fault Tolerance è diventato uno dei temi maggiormente trattati.
Chi vende Hardware sostiene che ci sia bisogno di Server sempre più “corazzati”.
Chi vende Software parla di ridondanza, sincronizzazione e digital twin.
Chi ha ragione? Proviamo a fare qualche ragionamento.
In prima istanza va definita la “piramide della disponibilità” nella quale i KPI sono l’RTO e l’RPO, ovvero il tempo di ripristino e la perdita di dati ammissibile (sempre in termini temporali).
La Fault Tolerance e l’High Availability sono i due gradini più alti della piramide: proseguiamo definendo le due modalità per perseguire l’obiettivo.
Alta disponibilità del software
L’alta disponibilità software è il tipo di HA con cui molte persone hanno familiarità.
Questo si riferisce al tempo di attività dei sistemi, tipicamente ottenuto da un software di replica.
Questi software replicano i dati su uno o più siti diversi, in modo che quando il sistema primario non è in linea la loro disponibilità passa in “failing over” sul sito secondario (che è dotato di una copia dei dati), uno dei fattori critici però è l’obsolescenza dei dati copiati.
Ad esempio, se la replica dei dati non è in tempo reale si perde il lavoro fatto dall’ultima copia eseguita fino a quando si è bloccato il sistema.
Qui sotto il link alla SOLUZIONE SOFTWARE proposta da Stratus e distribuita in Italia da ServiTecno
Alta disponibilità hardware
L’alta disponibilità dell’hardware è l’aspetto fisico delle soluzioni HA.
Questo si riferisce al fatto di avere sistemi ridondati, come un nodo secondario o addirittura terziario pronti per il ripristino quando il sistema primario passa offline.
Al fine di mantenere i vostri sistemi altamente disponibili, è necessario disporre di un set secondario di hardware fault tolerant per raccogliere tutto il sistema completo.
Un esempio di questo è il RAID (Redundant Array of Independent Disks), che molte aziende utilizzano per copiare i propri dati su più dischi rigidi.
Qui sotto il link alla SOLUZIONE HARDWARE proposta da Stratus e distribuita in Italia da ServiTecno
La differenza tra HA software e HA hardware
Le aziende spesso confondono l’elevata disponibilità dell’hardware (ovvero sistemi fisici sicuri, ridondanti e a prova di errore) con l’alta disponibilità del software.
L’Hardware HA è un componente critico del software HA e non è sufficiente per mantenere i sistemi disponibili senza anche un buon software HA.
Per ottenere l’HA di sistema, è necessario un efficace software di replica, meccanismi di rilevamento errore, ripristino degli errori oltre che una rete consolidata alla ridondanza dell’hardware, ed una sincronizzazione dei dischi da un nodo all’altro in tempo reale, in modo da ripartire nello stesso stato in cui il sistema si è bloccato.
Per un sistema di storicizzazione dati e archivio è anche possibile un HA Cloud o remoto, invece per applicazioni industriali, in cui l’utilizzo real-time è fondamentale è consigliato un sistema HA interno in modo da rimuovere la latenza dovuta alla connessione tra sede e sistema remoto.
In conclusione…è meglio perseguire l’HA con il Software o con l’Hardware? Ovviamente NON è possibile rispondere alla domanda così posta.
Prima di tutto un’applicazione ritenuta critica deve essere prestante sia per quanto riguarda la ridondanza fisica (pc e server adeguati) che quella digitale: quindi hardware sufficientemente “carrozzato” e una costante sincronizzazione tra (almeno) 2 sessioni software. Questo per evitare ogni single point of failure.
In ambiente Industriale, le soluzioni che più guardano al futuro sono quelle che rientrano nella categoria EDGE: oggi esistono PC industriali in grado di garantire altissimi gradi di disponibilità e contemporaneamente garantire un bridge sicuro verso il CLOUD, l’ambiente ideale per far risiedere storage e strumenti di analisi.
Un esempio? Clicca qui sotto!